Siamo alfine giunti alla pubblicazione dei risultati che la ricerca BASIVIN-SUD ha sviluppato negli ultimi otto anni circa l’identificazione ed il riconoscimento di antichi vitigni presenti diffusamente nei vecchi vigneti della Lucania.
Nel corso del Convegno che si terrà a Viggiano il prossimo 25 Settembre, gli Enti committenti del progetto, ALSIA, Il Consorzio della DOC Terre dell’Alta Val d’Agri, la Regione Basilicata ed il Comune di Viggiano, presenteranno la pubblicazione che racchiude tutte le conclusioni alle quali sono giunte le ricerche condotte dagli agronomi del CRA, guidati dal Dott Angelo Caputo, e dagli archeologi del CNR, diretti dal Dott Stefano Dellungo.
Fra i 480 vitigni indagati, molte le sorprese, al di la delle esatte identificazioni di cloni diffusi e conosciuti ma erroneamente identificati; ben 42 vitigni sono risultati sconosciuti e mai classificati nei data-base del CRA; ma le maggiori attese provengono da due mutazioni dell’Aglianico, la varietà bianca e quella storica, descritta dal Frojo nel 1870, a maturazione precoce.
Inoltre, dai saggi effettuati con microvinificazioni condotte dagli enologi del CRA, sono risultati di estremo interesse i vitigni bianchi Jusana o Giosana e Santa Sofia, oltre al detto Aglianico Bianco, e fra i rossi, il Mangiaguerra, il Castiglione o Arvino, il Guarnaccino, il detto Aglianico precoce, molto interessante, questo, per l’area della Val d’Agri, situata a 700 mt slm, e quindi con maturazioni problematiche per l’Aglianico normalmente impiantato.
Gli interessati potranno intervenire alla presentazione del volume riassuntivo, che avverrà durante il Convegno.