In periodo di vendemmia è tradizione, in Val d’Agri, preparare una certa quantità di “acquata”.un vinello ottenuto dallo sfruttamento esasperato delle vinacce: si aggiunge un terzo di acqua con poco zucchero e dalla rifermentazione si ricava un vino leggero, poco alcolico, fresco e frizzante che si consuma subito, in attesa della maturazione del vino migliore. Il consumo più indicato è quello di accompagnare nelle serata autunnali, accanto al fuoco, tarallucci .e castagne arrostite.
Non è un prodotto recente…trae origine dal mondo agricolo romano, dove il furbo proprietario, per risparmiare il vino migliore, preparava questo sottoprodotto, detto LORA, da distribuire agli schiavi che lavoravano in vigna…