vino biologico o naturale o biodinamico
produzione di vino biologico o naturale o biodinamico

Ma a che prezzo!!!…   Quante concessioni all’industria del vino, con buona pace dell’originalità del prodotto! Avrebbero potuto almeno risparmiarci i trucioli!

Anni fa anche io ero affascinato dalla produzione di un vino naturale, che conservasse intatti tutti i sapori ed i profumi del frutto di origine.  Poi, con l’esperienza e la conoscenza, ho dovuto ravvedermi e impiegare quel minimo di tecnologia per poter ottenere vini corretti e sani.

Questa la  pagina del mio sito sul Vino Biologico:   http://www.organicwine.it/it/il_vino_biologico_o_biodinamico.htm

Oggi finalmente, in seguito a svariati anni di confronti, polemiche  e sperimentazioni,  con l’entrata in vigore del Regolamento UE N° 203 del 2012 si è sancito il passaggio da “vino da uve biologicheal  vino biologico, con il quale la normativa regola le pratiche non solo in vigneto, ma sopratutto in cantina.  Si tratta di un passo cruciale e molto atteso, che dovrebbe certificare che il vino biologico è esente da artifici tecnici e da aggiunta di additivi in cantina, il più discusso dei quali (ed il minore, a mio parere) è l’aggiunta di anidride solforosa ai mosti.

Analizzando a mente fredda gli ragioni che dovrebbero portare a preferire un vino biologico, che spesso viene inteso come  “vino più buono”, oggi diversi interrogativi sorgono spontanei:

– è proprio vero che un vino certificato biologico sia più buono e più sano di un vino non biologico prodotto da uve correttamente allevate e vinificate?

– il produttore è gratificato dal maggiore impegno  necessario per produrre un vino biologico?

– pochi interventi, accorti e discreti, con sostanze di sintesi sono proprio tanto letali? Come si può intervenire altrimenti quando l’infezione è in atto? Siamo sicuri che 15 o 20 interventi all’anno con zolfo e solfato di rame siano più sani di un paio di interventi con prodotti di sintesi integrati da altrettanti interventi tradizionali con zolfo/solfato?

– come è possibile inibire i tanti lieviti e batteri negativi alla fermentazione  (che spesso caratterizzano i vini biologici)  senza l’aiuto e l’accorto impiego di anidride solforosa?

– e di conseguenza, come può considerarsi biologico un vino a cui è lecito aggiungere in cantina le seguenti sostanze?

Tab. 1 -Ingredienti, coadiuvanti e tecniche AUTORIZZATI all’uso nella Carta Europea di Vinificazione Biologica.  Tipo di trattamento da definizione in Allegato I A del Regolamento (EC) No 606/2009

Nome della sostanza, coadiuvante, tecnica Condizioni specifiche e restrizioni di cui al Reg. (EC) No 1234/2007 e Reg. (EC) No 606/2009

Additivi consentiti in vinificazione biologica

Mi pare evidente che l’impiego di questi additivi  snaturino  in modo sostanziale ogni caratteristica organolettica di qualunque uva, anche la migliore, anche se vinificata nel pieno rispetto delle sue potenzialità enologiche. A questo punto ritorna il quesito iniziale: perché produrre vino biologico?

 

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