La Commissione Europea rinuncia al progetto di codifica del vino biologico.

Tra i 27 Stati dell’UE riuniti a Bruxelles non c’è stato accordo sulla normativa dei ViniBio.

Nel comunicato ufficiale del Commissario Unione Europea all’Agricoltura Dacian Ciolos si afferma:

“Il progetto sul vino biologico è stato ritirato dalla Commissione perché non si è trovato un compromesso credibile che rispetti dei reali standard biologici su quelli in vigore per il vino convenzionale. La Commissione – preferisce attendere, eventualmente anche qualche anno, piuttosto che avere un compromesso che riduce il valore del termine “biologico”, per il quale ci vogliono regole chiare e credibili”.

Il commissario Ciolos, in un precedente comunicato, aveva già espresso perplessità per il disciplinare durante un recente Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura   UE : “un vino biologico deve essere un vero vino biologico”, e su questo principio non era pronto a fare compromessi. Ha preferito, quindi, prendere tempo per definire i parametri innanzi tutto delle dosi di Anidride Solforosa che nel nuovo regolamento prevedeva una presenza di solfiti nel vino pari a 100 milligrammi il litro per i vini rossi e 150 per i vini bianchi e rosé, ossia 50 milligrammi in meno per ogni categoria di vino, scontentando così la maggioranza di Paesi Ue, essenzialmente del Nord Europa, con l’aggiunta di Francia e Portogallo.
Presupponiamo che altre difficoltà abbia riscontrato il Commissario anche nel far approvare in vini cosiddetti “biologici” i numerosi altri additivi usati in cantina.

Fonte: Ansa

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